Tortoise

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Una gattina scopre la nascita inaspettata delle tartarughe… Le foto della gatta protettrice vengono divulgate in tutta l’isola. Intanto nel mare aperto le piccole tartarughe nuotano tra pesci e posidonie, cetacei e altre meraviglie, in uno scenario ricco di reperti archeologici, testimoni silenziosi della bellezza e della storia dell’ Isola.

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Descrizione

Una gattina scopre la nascita inaspettata delle tartarughe… Le foto della gatta protettrice vengono divulgate in tutta l’isola. Intanto nel mare aperto le piccole tartarughe nuotano tra pesci e posidonie, cetacei e altre meraviglie, in uno scenario ricco di reperti archeologici, testimoni silenziosi della bellezza e della storia dell’ Isola…

Silent Book
Innanzi tutto cosa è un silent–book? È, lo dice la parola stessa, un libro silenzioso, senza testo, dove la narrazione è affidata solo alle immagini e alla loro sequenza. Per questa sua natura ontologica è un libro inclusivo, la cui comprensione è trasversale alle lingue parlate e alla conoscenza della lettura, affidata ad aspetti della percezione che si rifanno ad una evoluzione più arcaica della psiche dove l’aspetto intuitivo-simbolico è predominante e più diretto; per questa ragione e per il tema trattato ci è sembrato un lavoro da supportare e a cui affidare anche idee che ci stanno molto a cuore.

TORTOISE (sinossi per silent book)
In un vicolo di paese una gatta tortoise (tartarugata) osserva dall’ alto la corsa di un topo fuggito da un garage da svuotare, che si rifugia nel vicino furgone per i traslochi. La gatta lo insegue e con un balzo lo raggiunge, proprio mentre i facchini, caricato l’ ultimo scatolone, chiudono i portelli, lasciando i due animali nel buio più completo, senza via di scampo, e partono alla volta del porto, dove saranno imbarcati su un traghetto diretto all’Isola Ilva.
Il furgone viene parcheggiato nella stiva enorme della nave insieme ad altre decine di veicoli. L’ ondeggiare del mezzo procurerà un tale malessere alla gatta, che non penserà più al topo da cacciare.
Il viaggio dura alcune ore e il traghetto attraversa un largo tratto di mare aperto, preceduto lungo il suo tragitto da meravigliosi cetacei e altri grandi pesci che popolano proprio quella zona.
L’ isola è in avvistamento e presto il faro indicherà l’ entrata nel porto.
Una volta arrivati e scesi dal traghetto, i facchini devono sbrigare le operazioni di controllo del carico. La gatta ne approfitta per riconquistare la libertà, con grande sollievo del topolino.
Tortoise scopre dopo poche ore di perlustrazione che l’ ambiente del porto non è dei migliori: la zona di carico e scarico merci è molto rumorosa, pericolosa e, anche se piena di nascondigli, molto povera di cibo.
La gatta passa i giorni successivi spaventata e affamata tra gli scatoloni delle merci, finché per disperazione non si fa coraggio e si avvicina al molo dei pescatori, molto frequentato dai gatti della zona, che in branco aspettano il rientro dei pescherecci al pomeriggio, per avere pesce fresco in pasto.
Così Tortoise si spinge oltre e arriva a mendicare anch’ essa qualche pesciolino dalle mani dei pescatori. La cosa non è ben vista dagli altri gatti della colonia, che rivendicano la loro predominanza. In branco seguono la gatta su un pontile di legno per recuperare il cibo, ma nella lotta con il tigrato,Tortoise cade in acqua e sprofonda inesorabilmente, senza riuscire a opporre resistenza.
La corrente la trascina in mare aperto. E’ un mondo ricco e colorato con varietà di flora e fauna marina meravigliose. Fanno capolino dal fondo alcuni reperti archeologici, tesori del mondo antichissimo di cui l’ isola è eccellente testimone, che sembrano incuriositi dalla sorte di Tortoise.
Una tartaruga marina intenta a nutrirsi tranquilla in una prateria di posidonia, percepisce un’ ombra sopra di sé e curiosa le va incontro.
Fattasi carico sul dorso del corpo sfinito della strana creatura, lo riporta in superficie e lo deposita su una spiaggia, in una bella zona selvaggia, lontana dai clamori del porto e delle città, proprio dove la tartaruga era venuta al mondo anni prima.
La gatta col calore del sole ha modo di riprendersi e pian piano comincia a girovagare nella zona, imparando ad apprezzare quella parte dell’ isola, facendo breccia nel cuore dei pochi umani che la abitano, che le offrono cibo e riparo. Quella duna con la pineta e le poche case sparse diventano ben presto la sua nuova terra.
Una notte, durante una passeggiata sulla battigia, Tortoise scorge una creatura goffa che esce dal mare e lascia strane impronte sulla sabbia.L’ animale scava una buca nella rena più asciutta e vi depone una moltitudine di palline bianche, ricoprendole con cura.
Si tratta di una grossa tartaruga marina che si appresta a tornare in acqua. La gatta si avvicina, i loro sguardi si incontrano e Tortoise intuisce che si tratta dello stesso animale che qualche tempo prima le ha salvato la vita.
Per un attimo tutto si ferma: un patto tacito viene sancito, complice la luce della luna. Da quel momento, per un gran numero di notti e giorni, la gatta non abbandonerà mai quel luogo, facendo la guardiana e impedendo a chiunque di avvicinarsi all’ area delle uova.
Molto tempo dopo, sempre a notte fonda, la sabbia comincia a tremare, ad avere degli strani sussulti, mentre un numero imprecisato di creaturine annaspanti escono dai gusci bianchi, determinate a raggiungere la schiuma delle onde.
La gatta si fa ancora più agguerrita per garantire alle tartarughine l’ arrivo al mare. Dovrà affrontare anche delle lotte furibonde con i gabbiani, che insidiano le neonate. Purtroppo alcune di esse non ce la faranno a salvarsi.
Sulla duna alcuni umani richiamati dagli striduli versi dei gabbiani, si rendono conto dell’ evento straordinario e scattano foto per documentare l’ accaduto.In lontananza, per alcuni giorni, una sagoma scura viene vista affiorare dall’ acqua, come ad assicurarsi che tutta la sua progenie prenda via via il mare.
L’ indomani i giornali del luogo riportano la notizia della nascita inaspettata delle tartarughe e le foto della gatta protettrice vengono divulgate in tutta l’isola.Intanto nel mare aperto le piccole tartarughe nuotano tra pesci e posidonie, cetacei e altre meraviglie, in uno scenario ricco di reperti archeologici, testimoni silenziosi della bellezza e della storia dell’ Isola.

TEMATICA TRATTATA
Nel Settembre 2022 un giornale riportò la notizia della inaspettata deposizione di 50 uova di tartaruga della specie Caretta caretta, ritenuta in via di estinzione, sulla spiaggia di S. Andrea, una delle zone più selvagge e incontaminate dell’ Isola d’ Elba, la maggiore tra le isole dell’ Arcipelago Toscano, nel Mar Tirreno.
L’amore per gli animali, il rispetto per l’ ambiente, la necessità di conservazione, trovano espressione in questa storia raccontata per sole immagini, che si svolge nell’ area del Mar Tirreno nominata nel 1991 Pelagus, Santuario dei cetacei, che si estende dalla costa genovese a quella toscana, compresa l’Elba.
Questo territorio riporta alle mie origini etrusche, al tempo estivo passato su quest’ isola, detta “perla della collana di Venere”, così ricca di minerali tanto da essere il centro di raccolta e commercio degli Etruschi nel Mediterraneo, mare che conserva ancora i tesori inestimabili di questo popolo.
Ho immaginato che il viaggio involontario di una gatta tortoise(tartarugata)potesse essere il pretesto per visitare un mondo meraviglioso, ricco di bellezze archeologiche e naturalistiche, in cui la vita continua tra mille difficoltà, una vita potente ma fragile, dall’ equilibrio delicato, che abbiamo il dovere di curare, proteggere e salvaguardare per poterne tramandare l’incanto alle generazioni future.

TECNICA DELLE ILLUSTRAZIONI
La storia prende la forma di un silent book e si sviluppa in 40 pagine in formato A4. Si svolge indue tempi, distinti da tecniche di colorazione differente.
FASE 1: Prima dell’ arrivo sull’ Isola.Tavole realizzate prevalentemente con toni di grigisu carta KRAFT brown naturale, 300gr., formato A3 orizzontale (doppia pagina)
– pastelli Polycromos nella scala di grigi e bianco, grafite, per ambienti e personaggi;
FASE 2: Dopo lo sbarco sull’ Isola.Tavole realizzate a colori su carta KRAFT brown naturale, 300 gr, formato A3, con tecnica mista;
-pastelli Polycromos colorati e cere NEOCOLOR II per le ambientazioni;
-personaggi e animali protagonisti sono realizzati con pastelli Polycromos in toni di grigio;

BREVE BIOGRAFIA
Stefania Vanni, toscana (Italia), è sia autrice che illustratrice della storia.
Amante del disegno e delle tecniche illustrative, sperimenta per creare progetti emozionanti che diano voce a chi non la può esprimere.
Le piccole creature, gli animali, la bellezza della Natura diventano i protagonisti delle avventure, il bosco, il mare e i borghi storici le ambientazioni e gli scenari delle storie e delle vicende dei suoi libri, per creare con il lettore un rapporto di reciproca comprensione e empatia, per puntare un riflettore su situazioni poco note, per destare attenzione, meraviglia e rispetto su determinate tematiche.
Laureata con lode all’ Accademia di belle arti di Roma,ha frequentato la Scuola S. Giacomo a Roma per l’ illustrazione e numerosi corsi con professionisti del settore. Attualmente è docente di Arte e immagine per la scuola secondaria.
Realizza e conduce atéliérs artistici per adulti e bambini e organizza laboratori didattici per scuole e biblioteche. E’ docente in laboratori di “arte partecipata” con associazioni sul territorio.
Si occupa di decorazione di interni ed esterni, con incarichi per la valorizzazione del territorio a scala nazionale, con opere a mosaico trencadise murales.
Vive nella campagna romana con la sua famiglia e 3 gatti, spesso modelli e protagonisti inconsapevoli delle storie.
Nel 2021 ha pubblicato l’ albo illustrato“Rigo”, Rapsodia Edizioni.

Autore: Stefania Vanni
Editore: Persephone
Collana: Il mare
Anno edizione: 2024
In commercio dal: 6 agosto 2024
Pagine: 56 p., ill. , Brossura
Età di lettura: Da 4 anni
EAN: 9791281147195

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