Descrizione
In occasione del Bicentenario della morte dell’Imperatore Napoleone I, il Comune di Rio, l’Associazione Culturale Persephone e l’Associazione Degli Amici dell’Eremo sono lieti di presentare l’esposizione di Arte Contemporanea, nello specifico di Fotografia Contemporanea dal titolo “Letto Imperiale: Eremo 1814” dell’Artista Andrea Lunghi
L’esposizione avrà luogo all’Eremo di Santa Caterina a Rio nell’Elba da sabato 5 giugno a sabato 12 giugno (compreso) 2021, sarà visitabile negli stessi orari di apertura dell’Orto dei Semplici Elbano. L’inaugurazione si svolgerà sabato, 5 giugno, alle ore 17,00.
Riportiamo, per dare onore alla raffinata ricerca dell’Artista, alcune frasi dall’introduzione al catalogo della mostra della Dott.ssa Gloria Peria e dal testo critico di Boris von Brauchitsch, tradotto dalla Dott.ssa Roberta Bergamaschi.
Gloria Peria: Mi suggestiona fortemente la scelta del soggetto: il letto. Un soggetto presente nell’espressione artistica dall’antichità fino ai giorni nostri; raffigurato talmente tanto nel suo valore e nei suoi sottintesi che attraverso questo elemento, carico di significati nella vita di ognuno di noi, si potrebbe addirittura analizzare la psicologia delle masse. <…>
Scegliendo come luogo dell’esilio l’isola, l’ex Imperatore diviene sovrano di un regno minuscolo quanto effimero perché è consapevole che dovrà sicuramente lasciarlo seguendo un destino che si rivelerà inevitabilmente tragico. Nonostante ciò non cede alla disfatta morale abbassando il capo di fronte ad un nemico che deride la sua scelta tentando di coprirlo di ridicolo attraverso ironiche rappresentazioni a stampa che mettono in discussione tutto quello che ha creato negli anni del suo potere assoluto. Napoleone reagisce contro il nemico non più combattendo con la spada ma rivelando, finalmente, sé stesso, la sua essenza umana. <…>
l’inquietudine e l’iperattività che lo contraddistinguono lo spingono da subito a perlustrare tutto il suo piccolo regno. Appena giunto, inizia a muoversi incessantemente dalla sua residenza cittadina di Portoferraio verso i luoghi dell’isola dove si trovano le postazioni di difesa militare e verso quelli di maggior interesse economico, in primis le miniere e le cave del versante orientale.
È in uno di questi passaggi che percorre a cavallo l’impervia strada che conduce all’eremo di Santa Caterina.
Boris von Brauchitsch: Letto Imperiale – 11 foto di Andrea Lunghi <…> Dalla capitale egli si dirigeva quasi sempre verso ovest, e tuttavia, fin dai primi giorni sull’isola, il 6 maggio 1814, fece visita anche all’Eremo di Santa Caterina, durante il viaggio verso le miniere di ferro di Rio. <…> “Nel mio regno anche gli eremiti dormono nei letti”, fece sapere al solitario inquilino che fino ad allora aveva considerato il riposo notturno su un sacco di foglie come un altro aspetto della sua ascesi. Il giorno successivo fu consegnato il sontuoso giaciglio che, in quanto „Letto di Napoleone”, è da allora l’unica componente fissa dell’inventario di Santa Caterina. <…> Che Napoleone non solo non avesse rinunciato all’idea di dotare l’eremo di Santa Caterina di un letto ma, al cospetto dell’eremita esitante, avesse dato il buon esempio con una dormita inaugurale, è un fatto certo. Le immagini di quella notte ce le consegna Andrea Lunghi. <…>
È noto che agli albori della fotografia la sensibilità alla luce delle ottiche e delle lastre fosse ancora così debole da richiedere lunghi tempi di esposizione, e ciò rendeva invisibili i soggetti in movimento. <…>
L’ambiente sconosciuto, lo scirocco, la paura degli attentati lontano dai luoghi in cui era solito rifugiarsi, così come le zanzare operose che nonostante la cortina leggera erano arrivate fino a lui, riservarono tuttavia all’imperatore sogni tanto movimentati che il suo corpo è scomparso dalle lunghe esposizioni e solo il leggendario copricapo è in grado di testimoniare la sua presenza. <…>
Segno inusuale della vicinanza di Napoleone al popolo, il sonno imperiale doveva essere documentato fotograficamente. Con la macchina fissata sul cavalletto, la tecnica rivoluzionaria della fotografia – passata alla storia come invenzione francese – ha potuto, traendo ispirazione dal grande principe modernizzatore, dare una straordinaria prova di sé.
Ne sono derivati nottetempo 11 scatti. Per ore Andrea Lunghi ha perseverato nel suo intento, mostrando chiaramente e con le più diverse esposizioni il carattere sperimentale di un procedimento sui generis nella storia. Ne è derivata una serie fantastica, testimonianza di grande effetto del prodigioso incontro fra Autentico e Immaginario che, in questi termini, può aver luogo solo nella Fotografia.
L’AUTORE
Andrea Lunghi nasce a Piombino nel 1974. Dal 1994 studia presso l’Università degli Studi di Firenze – Facoltà di Architettura. Nel 2005 prende forma la sua prima importante mostra fotografica personale presso l’Eremo di Santa Caterina all’Isola d’Elba, il curatore della mostra è il fotografo Hans Georg Berger. Dal 2007 al 2011 ha fatto parte del collettivo fotografico chiamato Officina Fotografica Elbana. Dal 2010 al 2015 insieme a Jörg Duit, giornalista e critico musicale della «Radio Österreich 1», ha organizzato presso l’Eremo di Santa Caterina all’Isola d’Elba il Festival Intonazione, dedicato alla musica antica e contemporanea. Dal 2016 è presidente di Elba Book, un Festival dedicato all’editoria indipendente italiana che ha luogo ogni anno nel mese di luglio a Rio nell’Elba.
Tacet, la sua più recente personale si è tenuta nel 2019 presso l’Istituto Italiano di Cultura a Vienna nell’ambito della rassegna internazionale Open House. Si inaugura con il catalogo della mostra, “Letto Imperiale: Eremo 1814”, la nuova Collana della Casa Editrice Persephone “Biblioteca fotografica Persephone”, dedicata alla ricerca fotografica
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