Descrizione
È uscito il nuovo libro di Fabrizio Grazioso dal titolo “Il paese di Cleopatra”. Il racconto ‘Noir’ della Persephone Edizioni è ambientato nella Portolongone del 1878.
Una storia che si perde nelle buie notti dell’Ottocento, tramandata nel segreto, di generazione in generazione, e resa immortale da un poemetto del Niccheri scovato nella Biblioteca Nazionale di Firenze. Una storia di odio, amore e intrighi che, passando per l’America, avviene nel cuore di Portolongone (adesso Porto Azzurro) nel freddo gennaio del 1878, quasi centocinquanta anni fa. A ricostruirla, attraverso fonti orali, stralci di giornale, documenti d’archivio e atti della Corte d’Assise di Livorno, Fabrizio Grazioso, giovane insegnante di Religione presso l’I. C. di Campo, alla sua quinta pubblicazione.
Il racconto, edito dalla “Persephone Edizioni”, narra di come il teatrale omicidio (o suicidio?) di un ricco industriale riuscì a sconvolgere la tranquillità del borgo elbano. Di come i suoi abitati reagirono alla “vergogna” e affrontarono la città per dar testimonianza al processo. Di come l’Amministrazione Comunale si trovò invischiata nel fatto, capitolando tempo tre mesi. Protagonista della vicenda, Cleopatra: la ragazza più bella del paese, vedova – per scelta – a soli 19 anni. A far da cornice alla tragica vicenda, le voci dei tanti personaggi d’un tempo ormai lontano: un prete tormentato, un sindaco fanfarone, una maestra insonne e un carabiniere senza macchia né paura.
“Il paese di Cleopatra” si presenta dunque come una ricostruzione storica (romanzata per fini narrativi) che, con linguaggio appropriato, ci riporta in un’Isola postunitaria, tra fame e intrighi, offrendo così al lettore uno spaccato di vita quotidiana del tutto originale, arricchito da costumi e vecchie novelle. Insomma, come suggerisce anche Luciano Borghesan, giornalista de «La Stampa» e autore della Prefazione, in queste pagine troviamo un altro punto di vista per conoscere l’Elba del XIX Secolo
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