Descrizione
Storie di corsari, monaci e monasteri, di strategie e difese, di tesori nascosti, di ammiragli intraprendenti e Magnifici Sultani nel trafficato Mar Tirreno del XVI secolo
Siamo nel XVI secolo in pieno scontro tra cristianesimo e islam. Dragut, musulmano convinto e praticante, vuole vendicarsi della prigionia subita, come schiavo al remo, nelle galee di Andrea Doria. Coinvolge Solimano il Magnifico per una grande spedizione contro Genova, una guerra contro i “cani nazareni”. Entra in azione la Provvidenza Divina. Guboldo, frate del monastero di S. Mamiliano, situato sull’isola di Montecristo, tormentato dalle visioni della sua testa spiccata dal collo e appesa in cima a una picca turca, convince l’abate Niccolò a chiedere l’aiuto di Doria. Il principe Doria, contemporaneamente è preoccupato per le sorti di Genova, consapevole del pericolo imminente. Si incontrano e insieme studiano una strategia atta a sventare un eventuale attacco turco-barbaresco contro la città. Elaborano un piano in cui il monastero di S. Mamiliano si trova al centro dell’azione e gli stessi religiosi vengono addestrati a segnalare gli avvistamenti di una flottiglia turca e a combattere. Doria fa un sopral- luogo sull’isola coi suoi esperti e due maestri d’arme si fermano a Montecristo per rendere abili i monaci al combattimento. Dopo la battaglia navale che ha luogo davanti a Genova, i corsari in ritirata, con a capo Dragut, assalgono l’abbazia di Montecristo, distruggendola completamente, tutti i frati vengono uccisi. Si salva solo la chiesa, il suo abate, Niccolò, e il tesoro in essa nascosto.
Marcello Camici – è nato a Portoferraio all’isola d’Elba nel 1946. È sposato con Maura e ha una figlia, Gioia. Medico, è stato docente all’Università di Pisa. Come ricercatore, ha pubblicato su riviste scientifiche me-diche, nazionali e internazionali, il frutto delle sue attività nell’ambito della ricerca clinica. Attualmente in pensione si è ritirato a vivere nella terra che gli ha dato i natali. Amante della natura, come intesa dal «Poverello d’Assisi », ha fondato l’Associazione: «Amici dell’isola di Montecristo », isola da cui ha tratto ispira- zione per scrivere il presente romanzo.
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